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Sante Famiglie

Rosetta e Giovanni Gheddo

Rosetta e Giovanni Gheddo: sposi e genitori secondo il Cuore di Dio

Rosetta e Giovanni Gheddo

Rosetta Franzi nasce a Crova (Vercelli) nel 1902;  insegnante elementare, manifesta in ogni circostanza una spiccata sensibilità religiosa e caritatevole con i poveri.
Da ragazza curava l’asilo di Crova e insegnava privatamente a uomini e donne che non erano andati a scuola; da giovane sposa e mamma, a Tronzano, partecipa all’Azione Cattolica ed è catechista parrocchiale.
Giovanni Gheddo nasce a Cianciano (frazione di Crova) nel 1900.
Uomo di grande bontà e carità, membro attivo dell’Azione Cattolica, impegnato in varie opere parrocchiali, è ancora ricordato come il “geometra dei poveri”: faceva gratis il suo lavoro per i meno abbienti.
Per la sua autorità morale e religiosa era chiamato come “conciliatore” quando in paese succedevano liti: riusciva a portare la pace, appellandosi alla Divina Provvidenza e all’amore che deve regnare nelle famiglie e nella convivenza civile.
Nel 1928 sposa, stabilendosi a Tronzano, Rosetta Franzi, che nei sei anni di matrimonio si donerà al marito e ai tre figli con una carità generosa, sicuro segno di quella vita di santità che le ardeva nel cuore.
Si consacra totalmente al servizio della vita; Con papà Giovanni volevano tanti figli: dà alla luce Piero (1929), Francesco (1939) e Mario (1931); dopo due aborti spontanei ha una nuova  gravidanza, ma il 26 Ottobre 1934 muore di parto e di polmonite, a 32 anni, con i suoi due gemellini di cinque mesi a lei non sopravvissuti.
Ben presto venne anche per  papà Giovanni l’ora dell’eroismo nella carità.
Mandato in guerra in Russia per punizione, per non essersi iscritto al Partito Fascista, è morto nel Dicembre 1942 in Unione Sovietica, con un gesto eroico di carità, rimane al posto del suo giovane sottotenente nell’ospedaletto da campo con i feriti intrasportabili.
I servi di Dio Rosetta e Giovanni hanno vissuto la loro breve esistenza vivendo il Vangelo nelle gioie e nelle sofferenze quotidiane di una  normale famiglia, nella carità e nell’accettazione gioiosa della volontà di Dio.
Il processo informativo per la loro beatificazione, promosso dall’Arcidiocesi di Vercelli, si è aperto a Tronzano (Vercelli) il 18 Febbraio 2006.

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