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Notiziario Aprile 2008

Notiziario | Aprile 2008 | Anno 2 | Numero 7

Carissimi,

stiamo vivendo il periodo pasquale: forte è il desiderio di condividere la gioia della Resurrezione.

Non è un sogno, ma una realtà: Egli è vivo ed è sempre con noi, presente nella nostra  vita, come lo era il giorno di Pasqua con i suoi primi discepoli.

Le tenebre del mondo  sembrano offuscare la Sua presenza,  ma “Io ho vinto il mondo!” dice Gesù.

Proprio per questo, ancora di più, noi cristiani oggi siamo chiamati ad essere luce e sale della terra, a portare intorno a noi il volto ed il profumo di Cristo, perché l’umanità riprenda speranza  e scopra la bellezza del progetto d’amore con il quale Dio l’ha creata.

Come fare?

Alziamo lo sguardo e sperimenteremo la resurrezione già su questa terra, perché più ci avviciniamo al Signore e più il nostro orizzonte si allarga, mostrandoci il valore giusto delle cose: la preghiera è il mezzo potente che il Signore ci ha donato.

“Unendosi nella preghiera, diceva Don Francesco nell’ultima catechesi, le famiglie

mettono a disposizione delle altre famiglie i loro carismi”. Questo è proprio il progetto delle “Famiglie di Maria”.

Maria, è la nostra guida, la nostra mediatrice, Colei che ci educa, ci aiuta a scoprire la strada da seguire e ci presenta al Signore attraverso il Suo cuore.

Perseveriamo nella recita del  Santo Rosario e consacriamo a Lei le nostre famiglie.

La strada della preghiera è quella che ci porta alla speranza, perché la preghiera è il canale che ci mette in contatto diretto con il  Padre Celeste e ci aiuta a tenere il nostro sguardo fisso sulla meta eterna che ci attende.

Saluti fraterni,

Graziella

CONVEGNO ANNUALE

31 Maggio 2008 ore 15.00

Chiesa S. Pietro Apostolo, Terni

Siamo tutti invitati a pregare perché questo incontro si realizzi secondo i desideri della Mamma Celeste, veda grande partecipazione e ci rinforzi nel nostro cammino.

Sono in preparazione le lettere di invito con il programma dettagliato, ma chi volesse intanto informazioni può chiederle ai seguenti recapiti:

“LE FAMIGLIE DI MARIA”

c/o Graziella Rasile- Via Gabelli 27-05100 Terni

Sito Internet: www.famigliedimaria.it; e-mail: graziella.rasile@fastwebnet.it

Telefoni di riferimento: Graziella 0744/301768; cell. 347/95 28 686;

Rosy 0744/303767; Ciro 06/5910404

AGENDA

OGNI MARTEDÌ

S.Rosario nelle famiglie

OGNI PRIMO VENERDÌ DEL MESE

Chiesa di S. Pietro Apostolo – Terni

Ore 21,00: incontro di preghiera e catechesi, S. Rosario e S. Messa, con le famiglie, per  tutte le famiglie.

LA FAMIGLIA IN CAMMINO CON LA CHIESA

Carissimi,

un giovanotto ci raccontava la sua esperienza: mancanza di certezze, esempi dalle mode, dalla televisione … educazione con falsi valori… assecondati in tutto… ricerca di emozioni… si continua a giocare con la vita… col fuoco…: anche questo Sabato Santo, e … uno dei nostri è morto per overdose.

“Non temete, voi! So che cercate Gesù crocifisso, non è qui, è risorto, come aveva detto” (Mt 28,5s; cfr Mc 16, 6),  “Pace a voi…, sono proprio Io!… un fantasma non ha carne ed ossa come io ho” ( Lc 24,36. 38; Gv 20,19.26): nelle incertezze presenti Gesù ci è vicino e ci sostiene, continua ad essere il “Dio con noi” (cfr Mt 1,23; 28,20).

Inizia il mese di Aprile, un mese carico di ricchezza pasquale, che continua ad alimentare in noi quelle certezze e quelle grandi e durature speranze, di cui ha assoluta necessità ogni cuore umano.  Coraggio, in questo mese portiamo a maturazione quella vita cristiana che a Marzo abbiamo contemplato e celebrato nella SETTIMANA SANTA, TRIDUO PASQUALE, DOMENICA DI PASQUA E OTTAVA DI PASQUA, i misteri della salvezza di Gesù morto per nostro amore  e “veramente risorto”. Per questo noi cristiani siamo fiduciosi, perché si va distendendo il TEMPO DI PASQUA come un’unica grande Domenica, “sacramento dei cinquanta giorni”, in cui ci è donata un’esperienza decisiva della vita in Cristo, che ci fa tenere duro,  perseverare nella grande speranza: col suo Amore, ripresentato coi segni della celebrazione liturgica, impariamo a prolungare nella ferialità le nostre celebrazioni domenicali, dando significato e forza a una vita autentica, anticipando in certo qual modo la vita futura di risorti nelle contraddizione e fatiche del presente.

Ecco a noi gli spunti di meditazione evangelica, tratti dalle antifone di Comunione di queste domeniche, luce al cammino e mandato settimanale per ciascuno di noi che crediamo in Gesù risorto,:

– 06/03 III Domenica di Pasqua. Ogni Domenica, Gesù Risorto ci invita alla Mensa della sua Parola e del Pane di vita. La testimonianza della Chiesa primitiva e l’esperienza dei “discepoli di Emmaus” ce lo ricordano: “I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, nello spezzare il pane. Alleluia.” ( Cfr Lc 24, 35)

Celebriamo l’84° giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

– 13/03 IV Domenica di Pasqua. Domenica del Buon Pastore. Seguiamolo docilmente, Egli stesso ci rassicura col suo Amore “Io sono il Buon Pastore e offro la vita per  le pecore, dice il Signore. Alleluia.” (Gv 10,14.15)

Celebriamo la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni “Corro per la via dell’amore.”

– 20/04 V Domenica di Pasqua. Gesù ci conduce al Padre e ci dona la sua casa: “Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Alleluia.” (Gv 14, 6)

– 27/04 VI Domenica di Pasqua. Gesù Risorto ci invita ad accogliere lo Spirito Santo, Amore divino: “Se mi amate, osservate i miei comandamenti”, dice il Signore. “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi in eterno.” Alleluia. (Gv 14,15-16)

Siamo inoltre aiutati da alcune celebrazioni e momenti significativi:

–  02/ 04 III anniversario della morte di Giovanni Paolo II (2005).

– 19/ 04 III anniversario dell’elezione a Sommo Pontefice di Papa Benedetto XVI: stringiamoci a lui e sosteniamolo, specie con la preghiera. Dal 15-20 Aprile è previsto il suo primo viaggio internazionale, negli Stati Uniti.

– 25/04 Festa di S. Marco evangelista: ricordiamoci che tutti siamo chiamati ad essere annunciatori di Gesù e del suo Vangelo.

– 29/04 Festa di S. Caterina da Siena, Patrona d’Italia: la sapienza e la testimonianza pubblica dei Santi ci coinvolge più che mai in questi nostri tempi.

In questo mese di Aprile, sentiamo impellente il dovere di accompagnare i bambini e i ragazzi che si preparano a completare la loro formazione di fede, vivendo noi stessi vicini al Signore con la pratica cristiana dell’ascolto della Parola di Dio, della preghiera personale e familiare, della partecipazione attiva alla S. Messa domenicale e con la riscoperta o con una maggior attenzione al Sacramento della Riconciliazione, vero e proprio punto di riferimento della nostra conversione a Gesù, educazione della coscienza di cristiani e maturazione della nostra statura morale e di testimonianza.

Incamminiamoci, dunque, verso il prossimo mese di Maggio che, sotto la guida materna di Maria SS.ma, sarà per noi pienezza di gioia pasquale con l’ Ascensione e la Pentecoste: la Pasqua non solo non si è conclusa, ma vuole diventare sempre più efficace e operativa. E allora, buon proseguo del cammino pasquale di Risorti con Cristo nelle vicende della nostra vita, delle nostre famiglie e della società attuale.

Don Francesco Paolo Vaccarini

TESTIMONIANZE

Il giorno 2 Aprile scorso, alcuni di noi, iscritti all’Associazione “Famiglie di Maria”, insieme ai nostri sacerdoti  Don Francesco e Don Adolfo, abbiamo fatto un pellegrinaggio nel  Santuario  di San Michele Arcangelo, sul Gargano. Siamo stati accolti da Enrico, una guida, che ci ha colpito per la sua grande fede, accompagnata da tanto zelo e tanta simpatia. Ci ha donato questa testimonianza scritta da sua moglie.

ORA VI RACCONTERÒ UNA FAVOLA

C’era una volta, una bambina triste, una bambina cresciuta in solitudine e senza amore; si sposò molto giovane per cercare di sfuggire a  questo suo triste destino, ma non fu molto fortunata neanche in quello. Sposò l’uomo che non amava, ma che le dava più sicurezza; nel suo cuore, però, soffriva per quell’amore perduto. L’uomo che ella sposò le diede tre figlie, la prima diventò subito un angelo del cielo, ella forse non lo meritava, la seconda e la terza furono per lei motivo per andare avanti in quella vita che lei non sopportava: un marito assente- presente, un dolore dietro l’altro, fino a farle perdere le forze e odiare Dio per la vita così dolorosa che le aveva dato, allontanandosi da Lui sempre più e cacciandosi nella pece più nera del peccato, fino a finire sul fondo del barile.

Dopo l’ennesimo dolore e dal fondo del barile, pensai di rivolgermi a quel Dio per me assente, supplicando attraverso Padre Pio, che mi aiutasse ad uscire da quel buio che non mi permetteva di vedere la luce; pregai disperatamente Maria Santissima, a cui fui votata alla nascita. Qualcuno ascoltò le mie grida disperate e le cose cominciarono a cambiare: la mia vita cambiò, mio marito cambiò, abbandonò la sua vita di torbide perversioni, di cattive abitudini e cominciammo a pregare insieme e, passo dopo passo, sentimmo tanto amore per Gesù, per Padre Pio, fino a decidere di abbandonare tutto e tutti, lasciando la nostra amata città (Genova), per trasferirci in un paesino accanto a quello di Padre Pio, Monte Sant’Angelo, senza un lavoro, perché vendemmo tutto, attività, ecc… ecc…, con una mamma molto malata e due figlie adolescenti, con tutti i problemi che ne poterono seguire. Cambiò la nostra vita, dal benessere alla povertà, dal benessere al non sapere come andare avanti, come mangiare. Ma il Signore intervenne e interviene sempre con la Sua Provvidenza. Certo non è facile vivere così, ma abbiamo dovuto accettare, farcene una ragione, soprattutto io, orgogliosa com’ero, dover chiedere aiuto anche se mi sentivo sprofondare, ho capito che il Signore mi ha voluto piegare all’umiltà, l’umiltà che è cosa difficile da avere.

Ora mio marito lavora nel Santuario Basilica di San Michele Arcangelo, accompagna centinaia, migliaia di pellegrini all’anno, come qualcuno tempo addietro ci predisse: sarete portatori di luce per centinaia, migliaia di persone, cosa che allora ci sembrava assurda. Eravamo commercianti e lontani da Dio, ora invece accompagna i pellegrini, li prende per mano e insieme a loro fa rivivere quindici secoli di storia, porta la cultura e l’arte a tutte le persone, dalle più semplici alle più sofisticate e dotte, anche a sacerdoti, vescovi e cardinali, ma quello che mi rende più orgogliosa e felice è che porta a tutti una parola di  speranza, porta a conoscenza della nostra storia, la sua conversione da peccatore a uomo di chiesa. Con tutti i nostri difetti e i nostri limiti, cerchiamo di dire a queste persone, ma soprattutto alle loro anime, di rivolgersi a Dio sempre, sia quando si sta bene, sia quando si è nella prova, sia quando si ha bisogno di grazie, di aiuto, perché Egli è padre, madre, fratello, amico, un amico che non ti tradirà mai e anche quando la vostra fede traballa, fate come me e dite: – Signore mio, Dio mio, mio Dio e mio tutto, io ti amo, ti chiedo perdono per i miei peccati e le mie miserie.

Vogliamo dire a queste anime, che se Dio ha aiutato noi, che stavamo nella pece più nera, se ci ha tirato su per i capelli dal fondo del barile, può aiutare chiunque, anche coloro  che leggeranno questo, ma ricordate di non pretendere mai, ma di chiedervi se siete veramente pentiti dei vostri peccati, se volete essere salvati. Il Signore non si farà attendere, ma occorre la vostra volontà di conversione. Siamo alla fine della favola. Triste? Bella? Ma ricordate: nessuno è  esente dalla sofferenza, i nostri peccati vengono perdonati, ma rimane la colpa da estinguere e per quello ci vuole un po’ di tempo.

Neanche Gesù fu esente dalla sofferenza, e se le cose vi vanno sempre bene e non soffrite mai, riflettete bene: o siete sulla strada che porta alla perdizione o il Signore vi ha dato già in terra il Paradiso e allora non dimenticate mai di ringraziarLo ogni giorno e per sempre. Non posso concludere con: vissero felici e contenti, perché non è così, il mio cuore è con le mie figlie, ma la mia mente è qui con mio marito e il mio compito di moglie.

Questa è la favola di Maria.